La festa di Left

Iacopini_immagine-portfolio-PPIquinto-420x420Nella 'cultura musicale' della sinistra italiana, la cosiddetta musica "classica" o colta se così vogliamo chiamarla, (ma perché poi? la musica popolare con le sue radici antichissime non è forse colta?), comunque sia, non ha mai trovato molti sostenitori. Questo in generale, ma anche i vari noti personaggi della sinistra, i cosiddetti leader, hanno mantenuto con lei un rapporto di tipo personale, legato alla sfera privata. I motivi secondo me sono molti e tutti ideologici: questo tipo di musica ha trovato il suo periodo di massimo fulgore tra la fine del '700 e l'inizio del '900, quando la borghesia si sviluppò e si affermò come classe dominante, è rimasta appannaggio della classe dominante che è riuscita a trasformare il concerto in un rituale di tipo religioso in cui riconoscere la sua diversità e forse superiorità dal resto della società. Un posto dove la volgarità della vita quotidiana con le sue miserie e la sua violenza non aveva accesso.