Sentire e Vedere. La ricerca su queste due parole, che in maniera poetica propongono di ignorare l’ambito della percezione sensibile, e di indagare, invece, quella specifica dimensione della mente umana che possiamo verbalizzare con i termini di sensibilità e recettività, è cosa quanto mai difficile e complessa. Potremmo anche pensare di definire questa attività psichica come: realizzazione di un armonico, non dissonante movimento del pensiero e allo stesso tempo, come possibilità di percezione di tale movimento. Anche se in maniera diversa fanno parte del vissuto quotidiano comune a tutti, ma la cosa che qui ci interessa sottolineare, è la possibilità che queste capacità della mente umana divengano matrici a loro volta della dimensione che interessa più da vicino l’arte: la creatività.